Mi era avanzato qualche quadratino delle stoffe dei pacchettini di Roberta de Marchi e sono stata presa dall'irrefrenabile impulso di farne subito qualcosa (sì, lo so, è patologico: con tutti i progetti che ho in corso, ne inizio a cascata...). Ma che cosa farne? Pensa e pensa... ma sì! I coprisedia della cucina! Li avevo fatti tre anni fa, appena sposata, quando il patchwork nemmeno sapevo dove stesse di casa, ed erano di uno scomodo pazzesco, perchè non avevo lasciato apertura, quindi quando li dovevo lavare dovevo scucirne un pezzo. Manco a dirlo, finivo per lavarli raramente, e il colore giallo non aiutava certo a dare una bella impressione, soprattutto in questo periodo di perdita di peli di gatto... inoltre mio marito mi aveva chiesto di cambiarne la forma, di non farli più quadrati e troppo grossi come i precedenti, ma su misura per la sedia. Detto... fatto! Ieri mi ci son messa e, usando gli scarti più piccoli di varie stoffe, l'ho cucito! Ho voluto sperimentare la tecnica delle applicazioni in feltro su patchwork... mi è piaciuto moltissimo! Allora, secondo voi sono fiori primitivi o occhi di extraterrestre che spuntano dall'acqua?
carinissimo il coprisedia!
RispondiEliminain effetti, senza foglie, i due fiori paio proprio due occhi da ufo !
ciao
Sonia &..
Grazie! :) Sì, ero indecisa se aggiungerle, ma poi mi è piaciuto che fosse così... minimalista! :) Mi piacciono extraterrestri e mostri, sui quilt... prima o poi!
RispondiEliminaMolto originale come idea!!!Direi anche io che non sembrano proprio dei fiori...però sono molto carini.
RispondiEliminaClaudia.
Grazie! :) Ok! Allora non sono fiori: è un quadro astratto! :)))
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