lunedì 6 febbraio 2012

Prove tecniche con la lana





Nle libro di Yoko Saito c'è un quilt tutto di lana (il libro è fantastico anche per questo: nell'uso delle tecniche non è per niente ripetitivo) e ho notato che nell'elenco del materiale non c'era fliselina. Ho allora chiesto a mia madre se dipendesse dal fatto che la lana non si sfilaccia (l'appliquè è a punto festone) e lei mi ha detto che no, anzi! Si sfilaccia eccome. Le scuole di ricamo di una volta, ha aggiunto, facevano fare prima il sopraggitto e poi il festone. Interminabile... e non mi sembrava che fosse questo il caso. Chiedi a destra, indaga a sinistra... ho scoperto qualcosa! Non si sfilaccia se è infeltrita e si può infeltrire qualsiasi lana si possieda... così ho subito sperimentato. Funziona!

Kaye Moore, una quilter specializzata in appliquè di lana, dice che, se la trama è rada, non c'è infeltrimento che tenga. Alcune quilter usano la fliselina biadesiva, ma lei non ama questo sistema e usa la fliselina da vestiti, quella che incolla da un solo lato, incollandola sul retro del pezzo da applicare e poi applicando questo a semplice punto festone. Ecco l'articolo: http://www.allaboutapplique.net/2008/01/01/wool-applique/

Anche Carla di http://letrestelle.blogspot.com/ mi ha aiutato, dicendomi che si usa una sorta di lana cotta (in francese "lanage"), più morbido del feltro ma che come il feltro non si sfilaccia. Ne ha trovata però poca, per esempio da Point de marque; l'ha trovata su Etsy... qualcuno sa se in Italia c'è possibilità di trovarla, in qualche negozio? E le lane tipo quelle di Yoko Saito, con lo spigato per esempio?

Vi posto le foto dei miei esperimenti...

6 commenti:

Denise ha detto...

Stavo scrivendo un papiro ed ho deciso di mandarti una mail :)

nella ha detto...

Carissima, sono sempre attratta dalle novità...e nel tuo blog trovo sempre qualcosa da apprendere, poi quando si parla di Yoko Saito si resta senza parole.Ho visto le foto del libro e mi auguro di trovarlo su internet, per il tessuto di lana invece, mi sono detta: " ma com'è possibile che tutto torna di moda? "
condivido che è difficile da lavorare, ma è proprio li che bisogna trovare rimedio, e come? Intanto la fiselina che si applica col ferro è ottima, se poi hai la taglia e cuce ti viene meglio "sorfilare" il tessuto, poi ci fai quello che vuoi. Questo è soltanto un consiglio da aggiungere a quelli che sai già...e per finire parlavi di tessuto spigato...santo Dio io lo stavo buttando perchè ha qualche tarlo...ma per fare prove sarebbe l'ideale. Invece ho del tessuto di lana col verde che forse ti piacerà...bene farò un post quanto prima.
Un bacione
Nella

Carla ha detto...

Sono curiosa di vedere i tuoi esperimenti che risultati daranno e sorrido anche vedendo che poche righe non bastano mai per cercare di rispondere ai tuoi quesiti! buon lavoro Carla

Pepe ha detto...

@Nella Che carina!!! Grazie per il tuo commento! In questi giorni tristi di maltempo porti il sole!
Vero: Yoko Saito è incredibile.
Mi hanno detto che la lana dà più soddisfazione del cotone, a lavorarla! In effetti è così morbida... Grazie per i consigli! E non vedo l'ora di seguire sul tuo blog i tuoi esperimenti! :))) Anche io stavo buttando due gonne pantaloni in pied-de-poule inindossabili, e un attimo prima di gettarli... guarda un po' il destino! Tornano comodi!

@Carla :))))!!!! Sì, sono curiosissima, eh? :)))) Bacione!

Milena ha detto...

io ho fatto degli appliqué con la lana... ma non uso il punto festone, faccio dei punti perpendicolari al bordo dell'applicazione. Appena ho tempo ne fotografo uno!
Ho preso delle lane infeltrite e tinte a mano dalla Patty a Balerna. Sono stupende!
I libri della Yoko Saito mi piacciono... ma in generale i libri giapponesi sono sempre poco spiegati! Quindi bisogna un po' improvvisare, e soprattutto con borse o borselli faccio molta fatica!

Pepe ha detto...

Cioa, Milena! Che bello vederti da queste parti! Sì, me l'hanno detto: è il whip stitch, e in effetti è più adatto! Dopo vado a vedermi la stoffe! Bacio