venerdì 31 dicembre 2010

A hundred of little blocks






















Io non vado matta per il patchwork giapponese e per le sue stoffe, però da Roberta de Marchi ho visto A hundred of little blocks realizzato e l'ho trovato stupendo. Mi hanno fatto toccare quilt realizzati con un'imbottitura leggerissima che permette un trapunto eccezionale. Sarà che vado matta per la trapuntatura geometrica diagonale e per i piccoli blocchi quadrati, sta di fatto che due giorni dopo avevo fra le mani Tout ce qui est Petit est Joli... e mezzo metro di stoffa giapponese. Ci ho provato subito, realizzando una specie di obi giapponese che, nelle mie intenzioni, avrebbe accompaganto il maglioncino dello stesso identico colore che indosserò stasera. Ma... imbottitura troppo pesante, o comunque difetto del modello... faceva sparire il punto vita e mi faceva sembrare una balena. Uff. Idea naufragata miseramente. Ma almeno il risultato mi piace da morire e questo quilt permette di usare i ritagli di stoffa! Io ho fatto dei blocchetti di 5 cm, ma l'originale li prescrive di 3,5! Non è meraviglioso?
Però c'è una cosa che non funziona ancora bene: le mie diagonali non sono perfette. Voi che tecnica usate per andare dritti con la trapuntatura senza usare lo scotchino che si vede di solito e che a me non è per niente simpatico? Io ho usato i gessetti, ma sono andata stortignaccola lo stesso.
Questo quilt lo faccio enorme, lo giuro!

giovedì 30 dicembre 2010

Tutorial - Le basi dello stitchery















































































































































































Su richiesta, ho preparato un piccolo tutorial per le beginners...
Prima richiesta: come si fa a trasferire un disegno con scritta da stitcherare sulla stoffa? Innanzitutto serve della carta velina; io uso il magico blocco Schizza e strappa (al supermercato), la cui consistenza è più o meno equivalente. Poi con una matita normale si riporta il disegno sulla carta, ricalcandolo. A questo punto serve una matita trasferella (nelle mercerie o nei negozi di patchwork); ve ne ho fotografate un paio. Appoggiando la carta velina a un vetro (o a un tavolo di cristallo) con la parte disegnata in precedenza che aderisce al vetro, ricalcare tutto il disegno. Ora con l'aiuto di un piano d'appoggio (va benissimo il cartone; io qui uso della carta da pacco) e di un ferro da stiro ben caldo (ben caldo!!!), trasferire il disegno sulla stoffa (l'ideale è il lino o il musslin). Se la stoffa ha l'appretto o se non si usa il supporto o se il ferro non è ben caldo, il disegno non verrà trasferito o sarà molto tenue. Se il ferro è ben caldo, bastano 30 secondi, altrimenti ce ne vuole il doppio (attenzione a non ingiallire la stoffa!).

Seconda richiesta: il punto filza. Montare la tela su un cerchio da ricamo tendendo bene la stoffa, e cominciare a ricamare. Per il punto filza è sufficiente mandare l'ago in su e in giù, cercando di essere regolari con i punti. Si possono fare anche tre o quattro punti per volta.
Terza richiesta: il punto scritto (o punto indietro o back stitch). Dopo aver fatto uscire l'ago a meno di due millimetri dal punto di partenza, tornare indietro di pochissimo e far passare l'ago sotto la stoffa, uscendo oltre il primo punto, tirare il filo. Per il secondo punto, tenendo l'ago in verticale entrare esattamente dove finiva il punto precedente e ripetere le operazioni sopra descritte.
Per il filo da ricamo, io uso Anchor o DMC 0,25, ma molti usano il Mulinè (io non lo amo perchè si ingarbuglia di più e soprattutto non mi piace vedere il filo ritorto...).

Ecco fatto. Fra qualche giorno vi posto un altro tuto adatto alle beginners. Nel frattempo, scrivetemi se avete dei dubbi!

mercoledì 29 dicembre 2010

Tutorial - Come dividere in parti uguali un segmento per creare illusioni ottiche

Ecco il tuto promesso ieri. Come è possibile evitare quello che è successo a me nel calendario dell'Avvento di Art to heart? Se siete obbligati a quadrati di un certo lato in orizzontale, e volete che combacino con quelli in verticale, ma anche in questo caso la lunghezza è predefinita e immodificabile, per esempio per non rovinare un ricamo o per rispettare un patchwork senza tagliarlo, come si fa? Sì, lo so, con la calcolatrice, ma che scomodità quando il numero non è perfettamente divisibile! In realtà c'è un sistema geometrico, che ho ripescato dalla mia scatola dei ricordi del Liceo. Ecco: ve lo disegno su carta. Immaginiamo di avere un rettangolo e di avere già i nostri quadrati su un lato (se nemmeno questo è perfettamente divisibile, non dovrete fare altro che ripetere la stessa operazione che vi sto per indicare).
Ora misuriamo il lato lungo (senza tenere conto dei quadrati che costituiranno gli angoli del pannello nonchè il raccordo fra quadrati orizzontali e quadrati verticali, perchè ovviamente devono essere identici a quelli orizzontali, o si vedrebbe). Ora si cerca il numero di quadrati della stessa dimensione di quelli orizzontali che permetterebbe di arrivare il più vicino possibile allo spigolo (il punto che ho poi chiamato B). Nel mio caso è 8, ma come vedete supererei B di mezzo centimetro (in un pannello grande potrebbero essere 5 cm).
Ora segnamo un segmento AB' a un angolo qualsiasi da AB, ma di una lunghezza facilmente divisibile per 8 (il numero di quadrati voluto). Segnamo sul segmento otto tacche (il numero di quadrati voluto)...

E congiungiamo B a B'.


Ora troviamo l'angolo retto che passa da B e B' (qui in linea tratteggiata).



Con l'aiuto della squadra e ortogonalmente alla linea tratteggiata, riportiamo la proiezione delle singole tacche di AB' su AB.






Ecco il risultato. Ho messo la riga sotto AB per mostrarvi che gli otto segmenti non hanno per lato un numero intero. Ora faccio in modo di confrontarvi questo sistema con quello che usa quadrati identici a quelli orizzontali.




Guardate le tacche sotto AB: quello sarebbe stato l'effetto se avessi usato gli stessi quadrati orizzontali.






Con l'aiuto della squadra, riporto le tacche sul lato opposto (voi fatelo solo per le tacche ottenute col procedimento; io lo farò con tutte le tacche per mostrarvi la differenza).



Ecco qui. Le tacche superiori sono quelle trovate con la nostra tecnica, quelle inferiori con quadrati uguali a quelli orizzontali.



Vi coloro i nostri nuovi quadrati, che in realtà sono rettangoli, ma molto vicino ad essere quadrati.





E riporto tutto su un foglio nuovo, sempre per mostrarvi l'effetto dell'illusione ottica: direste mai che quelli verticali non sono quadrati?









P.S. Io per comodità ho fatto l'operazione direttamente sul lato AB, ma nella realtà potete tranquillamente riportare altrove la lunghezza di AB, per esempio su un foglio di giornale, e disegnare lì, tanto ciò che vi serve è solo il lato del quadrato (ricordatevi di aggiungere i margini di cucitura!!).
P.P.S. Se dovete lavorare su un lato troppo lungo, per esempio il lato di un quilt matrimoniale, non è necessario disegnare una lunga linea di due metri e passa! Basta dividere il numero di quadrati voluti in modo da avere degli interi (es. 25 quadrati diviso per 5 dà 5 quadrati) e dividere per lo stesso numero il lato del quilt (per esempio 190 cm diviso per 5 uguale 38), lavorando poi con i nuovi numeri (AB=38cm, numero di quadrati 5).

martedì 28 dicembre 2010

Là sui monti con Annette

Ecco un giveaway fantastico. Richiesta: raccontare il Natale, ed essere creativi. Uhm. Quello che di più strano mi è successo, proprio non lo posso raccontare. Ma per il resto? Vediamo...

Sì.

Tutto si è svolto normalmente fino al dopo pranzo, quando ho voluto fare una doccia e mettermi comoda. Ma causa trasloco, non c'erano più vestiti comodi, morbidi e caldi, ad eccezione del gonnellone di panno cucitomi anni fa. L'ho indossato con le mie Crocks rosa, in testa il turbante. Poi sono scesa da mia madre, in sala, dove c'erano lei, mia sorella e mia nipote. Come sono entrata ho detto: "Vi piaccio? Sembrò Là sui monti con Annette?" e tirando su la gonna con gli indici e i pollici mi sono messa a cantare stonata e a squarciagola Là, sui monti con Annette! Mia madre a momenti si soffoca dal ridere, ci siamo rotolate dal ridere e per tutto il pomeriggio mi sono stati chiesti bis della mia performance.

Se volete partecipare al giveaway:
http://www.psiquilt.com/

Se invece volete cantare stonate e a squarciagola Là sui monti con Annette: http://www.youtube.com/watch?v=6wu-naVqpKg

Beyond the mountains with Annette

Here is a fantastic giveaway. Request: to tell the Christmas and be creative. Uhm. Uhm. What's more strange happened to me, I just do not tell. But for the rest?Let's see ... Yes. Everything went normally until after lunch, when I wanted to take a shower and get comfortable. But due to relocation, there were no more comfortable clothes, soft and warm, with the exception of the skirts of cloth that I sewn years ago. I have worn my pink crocks, wearing the turban. Then I went to my mother in the hall, where she were, with my sister and my niece. As I entered I said, 'Do you like me? I look like 'Beyond the mountains with Annette?' " and pulling up my skirt with the index fingers and thumbs, I started to sing out of tune and loud 'Beyond the mountains with Annette'! My mother was choking with laughter at times, we roll with laughter and for all afternoon I have been a wonder of my performance.

If you want to participate in the giveaway: http://www.psiquilt.com/ http://www.psiquilt.com/

If you want to sing out of tune and loud 'Beyond the mountains with Annette: http://www.youtube.com/watch?v=6wu-naVqpKg

Calendario dell'Avvento di Art to heart






















Vi piace? E' stato l'ultimo regalo preparato per Natale. Ho passato la Vigilia a fare asole e attaccare bottoncini... A me piace, ma lo avevo cominciato due mesi fa e poi mi era passata la poesia. Dopo un mese a tirare in lungo senza più concludere nulla, ho deciso di metterlo da parte, o non avrei fatto in tempo a fare gli altri regali. Avete notato però che i quadrati del patchwork laterale non coincidono con quelli orizzontali? Ho voluto seguire la lunghezza e l'altezza del pannello stesso e ho voluto i 10 cm, così alla fine ne è uscito un risultato che non mi soddisfa appieno. E dire che il modo c'è! E' così semplice! Come? Ve lo spiego domani in un tutorial: domani si parla di tecniche di disegno! :-)

lunedì 27 dicembre 2010

Daybook

Oggi: lunedì 27 dicembre 2010
Sto pensando: Che non vedevo l'ora di liberarmi dei progetti natalizi da regalare per potermi dedicare a nuovi pregetti per me, e guarda guarda mi sento svuotata e disorientata... ma allora che cosìè che avevo in testa di fare? Pulizie di primavera.
Dalla cucina: Finalmente ho potuto mangiare la vera mozzarella napoletana regalatami da mio cognato. Wow!!
Sto indossando: I miei jeand più comodi, ma fra poco indosserò il mio piagiama più comodo -vuoi mettere con i jeans?-
Sto creando: Il calendar quilt promesso. Mi piace da morire! Ma devo ancora decidere bene stoffe e colori...
Sto ricordando: Com'era fare l'infanzia negli anni '70. Torniamo indietro?
Sto leggendo: Lo zen e l'arte del tiro con l'arco.
Sto sperando: Che nel 2011 noi quattro senza bimbo faremo un full di poker.
Sto ascoltando: La TV che mio marito guarda nell'altra stanza...
Sto andando: a trovare la mia nonna ricoverata e a trovare le mie sorellone e il nipotame.
Attorno alla casa: Tutto è gelato. Davvero! Tutto!
Una delle mie cose favorite: Avere a pranzo mio marito. Rarissimo! Fa così festa...
Alcuni progetti per il resto della settimana: Un po' di acquarello e di calligrafia!
Dal mio album delle foto: (Ronf)


Tutorial pattina patchwork

Ho promesso a una beginner un tutorial. Ho scelto un blocco semplice semplice, che si presta ad appliquè centrali o ricamini.
Io non sono molto più che una beginner, però: sto ancora imparando, non conosco molte tecniche e commetto molti errori. Però non riesco a trattenermi dalla divulgazione! Eh! Eh! Sarà una deformazione professionale?
Ecco qui, Cokerina:
Intanto gli strumenti: oltre a una macchina da cucire e ai cotoni americani, sarebbe meglio avere il piano di taglio, la riga trasparente da quilter e la rotella da taglio. Io ho provato a fare senza, i primi tempi, ma i tagli non venivano mai dritti, perchè trama e ordito non sono perfettamente ortogonali, perciò non funziona bene nemmeno l'idea di sfilare un filo e poi tagliare seguendo l'ombra. Con l'aiuto della riga, squadra un quadrato di tessuto 18x18, rifinendo bene i margini.


Poi taglialo in quattro, cercando di essere il più precisa possibile.
Ora taglia un altro quadrato di colore contrastante (il quilting ha tutta una teoria sulla scelta dei colori attraverso i contrasti e temo in questo caso di avere operato una pessima scelta... pensa che tengono anche dei corsi! Prima o poi ne seguo uno...). Ora appoggia i tessuti dritto contro dritto, ricorstruendo il primo quadrato e fermando la stoffa con gli spilli.






Con l'aiuto della riga, disegna in matita solubile le diagonali dei quadrati piccoli.



Ora cuci con la cucitrice fermando bene ogni pezzo.













Sempre con l'aiuto della riga, taglia lungo la cucitura, eliminando i triangoli esterni.
















Ora stira. Il trucco delle quilter è stirare due volte: la prima stirando le due stoffe che si baciano, la seconda aprendo le stoffe lungo la cucitura. In questo modo la stiratura sarà perfetta e non perderai preziosi millimetri che potrebbero scompaginare l'effetto.


































Ora rifila i margini in modo da avere un quadrato perfetto (dopo la cucitura c'è sempre qualche errorino da sistemare). N.B. In questo modo a progetto finito non saranno più visibili gli angoli del quadrato interno; se vuoi che si vedano, bisogna seguire uno schema leggermente diverso.






Ora scegli una stoffa che abbia dei piccoli soggetti; io ho scelto dei gatti.


Trova un oggetto a base tonda che sia abbastanza grosso da racchiudere il soggetto senza tagliarlo e disegna il cerchio su un foglio di carta, poi ritaglialo.











Ora posizionalo dietro il soggetto (per centrarlo aiutati mettendolo in controluce) e fermalo con uno spillo al centro del tuo quadrato. Se necessario, taglia la stoffa eccedente attorno al cerchio (lascia mezzo centimetro di margine).





Ora con piccoli punti nascosti fermalo alla stoffa sottostante; aiutati col cerchio di carta, rimboccando i lembi del cerchio ogni due o tre punti. (Questa tecnica si chiama appliquè; ce ne sono due tipi: a punto festone o a punto nascosto, come questa)









Ora sul retro incidi la stoffa con una piccola croce al centro del cerchio cucito e, aiutandoti con l'ago, estrai la carta.




Poi taglia una striscia lunga circa 10 cm in più rispetto al perimetro del tuo blocco e larga 6; se non hai stoffa abbastanza lunga o non vuoi usare il lato lungo del tuo pezzo, fai una giunta come ho fatto io (le quilter usano la giunta obliqua, ma per ora impariamo questa, che è più semplice).







Stirala a metà.


Ora taglia un rettangolo alto 6 cm e lungo almeno 12-14 cm (io l'ho fatto un po' corto).



Piegalo in quattro in modo che i margini siano all'interno e cuci abbassando manualmente l'ago per il primo punto, aiutandoti con il filo per tirare la stoffa.









Ora metti sotto il blocco l'imbottitura, stando abbondante.



Ora stessa cosa con la stoffa del retro (nota che fronte e retro presentano il rovescio a contatto con l'imbottitura, perchè in questo sistema il blocco non verrà rivoltato).


Ora con l'aiuto di una matita solubile e della riga segna la metà delle diagonali del blocco e uniscile, poi cucile a macchina (quilting o trapuntatura a macchina; la prossima volta impariamo quella a mano!).









Ora nell'angolo in alto a sinistra segna con gli spilli la posizione dell'angolo.





Aiutandoti con il riferimento degli spilli, posiziona come da immagine sul retro il cordoncino cucito in precedenza.



Torna sul dritto e cuci l'angolo.



Sul retro verrà così:



Ora posiziona il binding lungo tutto il contorno (per imparare bene la tecnica ti rimando a un tutorial apposito, vedi link in fondo. Ricordati di usare i trucchi indicati dal tutorial per fare gli angoli e per la cucitura finale, che ti richiede di lasciare scucita buona parte del nastro). Cuci.



Ora ripiega indietro i tuoi due lembi non ancora cuciti e segna dove si incontrano, Poi apri il nastro, metti dritto contro dritto e cucili (anche qui le quilter usano il sistema in obliquo, ma per oggi impariamo quello verticale, che resta più spesso, ma che è più semplice).





Ecco fatto. Bisogna cercare di non lasciarlo troppo molle (come ho fatto io) nè troppo tirato: alla fine deve essere coincidente con la lunghezza del blocco.


Cuci. Ecco il risultato:




Ora rifila la stoffa in eccedenza.


...e ribalta il binding.



Ferma con gli spilli (non gli angoli).



E cuci con punto nascosto.

Ecco come fare gli angoli:








Et voilà!



P.S. In quest'ultimo tuto c'è un sistema per chiudere il binding che non avevo ancora visto e che è molto più semplice e ingegnoso di quello difficile che conoscevo io... la prossima volta lo uso!