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domenica 18 novembre 2012

Borsa in paper piecing




Ieri sera, a una festicciola, c'era una ragazza che aveva una borsa meravigliosa... l'ha fatta lei con il paper piecing. La scelta delle stoffe era sublime e la mano eccezionale: anche in altri lavori ho visto che ha una cura del dettaglio impressionante. Ha fatto anche una trousse abbinata.... Il modello è tratto da un libro nord europeo, purtroppo non ne ricordo bene il titolo... Patchwork threads, forse, tutto sul paper piecing.

domenica 4 novembre 2012

Sacco porta-quilt e porta biancheria



Il bimbo della mia amica è nato da più di un mese e devo ancora portarle il quilt. Nel frattempo mi ha commissionato una sacca per metterci la biancheria di lui e, visto che di solito non incarto i quilt ma li metto in una sacca fatta apposta, ho preso due piccioni con una fava e l'ho fatto doppio-uso. Per abbellirlo, ho voluto fare un appliquè (needleturn senza dima in carta). Ho inventato una casetta e ho sfruttato una forma in cartone che avevo tenuto per finalità simili: assomiglia ad un fiore e mi piace moltissimo l'effetto! La scelta dello sfondo scuro mi ha permesso di scegliere colori pastello, molto baby, per la casetta; lo scuro, unito al punto filza tutto attorno al fiore, dà l'illusione ottica che si tratti di un appliquè reverse. I colori usati (verdino acqua e rosa) mi piacciono molto, così come l'idea del fumo che esce dalla cornice. Ho molto curato la rifinitura con il ricamo e il risultato finale mi fa davvero impazzire.. il fatto che si tratti di un progetto originale di mia creazione più il risultato così curato mi hanno fatto pensare che sarebbe degno di una rivista... vabbè, scusate la mancanza di umiltà! :) Ma non è proprio autocelebrazione, al contrario: è il fatto che su certe riviste si vedono degli orrori di progetti! Non siete d'accordo? Per fortuna c'è chi alza il livello delle pubblicazioni... a proposito: sta per uscire la seconda rivista con i progetti di Chiara Fiore (My country nest): non vedo l'ora!

sabato 27 ottobre 2012

Yoko Saito's I-phone case - BIS!





Ne ho fatto un altro!!! La mia migliore amica se n'è innamorata, sta per compiere gli anni e allora... Il suo cellulare è più piccolo però, quindi ho ridotto le dimensioni. Stavolta invece di giocare su verdi e azzurri, ho optato per le nuoances albicocca, anche per il trapunto, e l'effetto mi piace tantissimo! La casetta  mi viene sempre un po' storta, accidenti... e pure il bottoncino (dovrò scucirlo)... e vabbè! Comunque adoooooro le stoffe giapponesi e le proposte di Yoko Saito! E adoro la nuova tecnica di needle turn, senza mascherina (eccetto per i pezzi più piccoli), anche se è più difficile, perchè è piacevolissima da sentire con le dita, da lavorare... Il modello dell' I-phone case non è di Yoko Saito, badate (non farebbe mai cose così alla carlona), ma il resto sì. Ho escluso i suoi modelli per fare prima e perchè non volevo il margine esterno all'I-phone case, che però in altri progetti non mi dispiace...

lunedì 21 maggio 2012

Sacco per bimbo pronto!




Sembrava che ci fosse tanto tempo per fare questo sacchetto, e invece mi è stato detto di correre... una preghierina è d'uopo...
Comunque sia, eccolo qua. A me e a mia sorella sembre tenerissimo! Ho ricamato il nome aggiungendolo sopra l'ovale sempre con appliquè a punto nascosto; poi ho comprato il cordone, un bel neutro e resistente, con un doppio passante perchè sia possibile chiudere il sacco semplicemente tirando le braccia in fuori. Per fermare il cordone-nastro, ho cucito una specie di zoccolino di mucca, anche quello tenerissimo, a mio parere! :)  Il pesce non c'entra, è solo per garantire un po' di privacy! :)

domenica 4 marzo 2012

Tante finestrelle illuminate...



Aggiorno come promesso il progetto della borsa di Yoko Saito...
Che carine tutte quelle finestrelle in fila! Il loro colore chiaro a contrasto con le casette scure le fa sembrare casette notturne con le finestre illuminate e l'effetto mi fa impazzire!

sabato 3 marzo 2012

Borsa e casette di Yoko Saito



Sono molto presa in questo periodo e non so quando tornerò ad essere un po' più libera, temo non prima di Pasqua. Ma mi sforzo di cucire, non proprio tutti i giorni ma quasi. Un quarto d'ora al massimo, i nuovi impegni non mi permettono di più, ma basta per potervi ancora pubblicare qualcosa di tanto in tanto.
Ho iniziato una bora di Yoko Saito! Il tema delle casette mi fa letteralmente impazzire! Oggi la continuo...

giovedì 19 gennaio 2012

Le borse di Amy Butler






Durante le vacanze ho comperato anche un altro libro: "Style stitches" di Amy Butler. Questa designer mi affascina da tempo, in particolare per le sue borse. Non sono una grande crafter di borse, io, ma ne ho bisogno (non me ne compero mai... chissà perchè!) e l'unica che ho fatto, quella fatta modificando un pattern di TTS con gli esagoni, mi è piaciuta moltissimo. Mi ero così ripromessa di farmene qualcuna! Oltretutto ho trovato un tessuto di Amy Butler in offerta e ho cercato di abbinarci qualcosa che ci stesse bene insieme (aiutata dalla commessa di Roberta de Marchi, che ha un'evidente passione per gli abbinamenti e le stoffine e che pareva felice di aiutarmi nell'impresa!). Le stoffe mi piacciono da morire! Resta solo da capire che cosa usare per rinforzare la borsa. Voi che cosa usate, quando le cucite?

sabato 5 novembre 2011

Astuccio con cuore rosa - il bis





E' da un mese che me ne vado in giro con il mio astuccio rotto (la cerniera ha detto basta) e mio marito mi ha persino preso in giro, dicendo che è proprio vero che i cuochi mangiano male e i sarti vestono peggio... :)

Poi oggi mi sono decisa e ho comperato una cerniera sempre rosa, ma più forte. Ho fatto di tutto per cucirne uno che fosse gemello del primo, perchè l'ho davvero molto amato. Mi piace il contrasto fra nero e rosa, la cerniera a vista sempre a contrasto, il cuoricino con il punto filza per cornice e quella particolare stoffa a fiori fucsia di cui ormai mi restava solo un pezzettino... ma gli ho dato la caccia finchè non l'ho trovato! E' curioso come si amino intensamente alcuni propri progetti che magari sono velocissimi da realizzare e non si stringa particolare amicizia con altri magari più impegnativi!

Comunque sia, stamattina, vedendo accostati tanti moulinè di sfumature diverse da rosa al rosso e al porpora, mi è venuta una gran voglia di uno scaldotto con quei colori! Ora vado a cercare in Internet se trovo qualcosa!

domenica 26 giugno 2011

Una borsa con manici in gros-grain






















Ho finito la borsa! Per fare i manici ho comperato del gros-grain rosso e ci ho cucito sopra uno sbieco della stessa stoffa della borsa... non credevo che venisse così bene! E' perfetto anche per cinture e chissà per quante altre cose! Poi ho fatto l'interno, alternando due stoffe (l'effetto mi piace molto!). Infine ho preparato il binding per rifinire il bordo... Ed ora è appesa all'ingresso, in bella mostra! Cucio sempre per gli altri... aver fatto finalmentequalcosa per noi e per la casetta mi rimette di buon umore! :))

sabato 28 maggio 2011

Il davanti della borsa







Ho montato il davanti della borsa... che carino! Sono andata un po' stortina, ma... mi piace così tanto! Mi piacciono i colori, mi piace l'effetto di stoffa a esagoni, mi piace tutto quel rosso! Ho dovuto cambiare il modello originale, però, perchè quello di Natalie è per una borsa piccola e a me ne serve una capiente! Oggi continuo...

venerdì 27 maggio 2011

Tasca di borsa







Pochissimo tempo per cucire, in settimana. Ma sono riuscita almeno a preparare la tasca, usando un po' di rossi e un po' di rosa... mi piacciono i colori!

lunedì 23 maggio 2011

Un esagono tira l'altro































Si è rotta la borsa della spesa, quella che usiamo per il pane e il latte. Ed è da almeno un anno e mezzo che ne voglio fare una. Fra sabato e domenica ho cominciato... e, siccome sul libricino TTS di Natalie Bird ce n'è una carinissima, mi ci sono buttata a capofitto! Prevedeva però una tecnica nuova, quella degli esagoni, che a me non piace. O meglio, non mi piace quasi mai... escluso quando, con i tagli, pare una stoffa a esagoni invece che un'applicazione. Così mi ci sono provata e, devo dire, da cucire è piacevolissimo! Anche se è un lavoro lunghissimo e per questo pezzettino mi ci sono voluti due giorni di lavoro! Ha anche un difetto: si vedono i punti di cucitura. Colpa del filo che ho scelto e della tecnica che non ho ancora ben imparato... ma pazienza!

sabato 4 dicembre 2010

Tutorial porta calzette con tasca ricamata

Un nuovo tutorial per voi! L'ho finito ieri sera e ne ero orgogliosissima! Questo sì che sarà un regalo di Natale!
Prendere un ometto non troppo largo e appoggiarlo sulla stoffa voluta (io ho scelto per il davanti un lino grezzo con strisce bianche, per il retro a pois) e stabilire la lunghezza desiderata (almeno 40 cm). Con l'aiuto di un ometto non troppo largo, stabilire la larghezza voluta. Il mio lavoro finito è circa 50 di lunghezza per 40 di larghezza. Tagliare un rettangolo uguale anche dal retro.
A questo punto, posizionando sul davanti l'ometto e lasciando qualche centimetro sopra e qualche sotto (cinque circa), tagliare una striscia più stretta.







Ricamare su lino bianco in redwork il soggetto desiderato. Quello da me scelto è di Fil etoile de lin. Tagliare il rettangolo delle dimensioni volute per la tasca e tagliare con il runner una strisciolina di fliselina biadesiva.



Girare il lavoro e incollare col ferro la striscia sul lato alto della tasca (naturalmente sul retro).



Togliere la protezione alla fliselina, piegare il lembo dell'orlo e ristirare, incollando così un pezzo di tasca su se stessa.
Cucire sul dritto l'orlo della tasca in filo rosso.


Posizionare la tasca sul davanti a qualche centimetro dal lato alto, aiutandosi con gli spilli a fermare il bordo alto della tasca. Io ho lasciato circa 5 cm di lato, come potete vedere.



Sempre con l'aiuto degli spilli, delle mani, ma anche del ferro, rigirare in sotto un lembo degli altri tre lati della tasca, avendo cura che l'orlo combaci con eventuali linee del disegno della stoffa (se c'è una cosa che mi ha insegnato il patchwork e il quilting è che trama e ordito non sempre sono perpendicolari, quindi bisogna affidarsi più all' esprit de finesse che all' esprit de géométrie: non limitatevi a rimboccare l'orlo nella stessa misura su tutti i lati, ma seguite il disegno per verificare dove rimboccarlo di più e dove di meno).










Ora cucite col filo rosso la tasca sui lati verticali e lungo l'orlo inferiore.






Coccolate la gatta sulle vostre ginocchia.






















Controllate che rispetto alla tasca l'orlo superiore sia allineato e rifilate l'eccesso.





Poi trovate il centro del rettangolo più piccolo e stabilite la larghezza della "bocca" (non troppo stretta per comodità e non troppo larga per estetica: non spingetevi fino al bordo laterale!). Aiutandovi col gesso tracciate pochi centimetri più in alto (circa 4) una linea parallela all'orlo, arrotondando i lati.


A questo punto scegliete un cotone americano rosso e tagliate uno sbieco di 5 cm abbastanza lungo da percorrere il rettangolo arrotondato appena tracciato col gesso. Stiratelo, piegatelo per il lungo e ristiratelo.











Fermatelo lungo il tratto di gesso con l'aiuto degli spilli in modo che i due lati non cuciti dell'orlino coincidano con il gesso.




Ora cucite (leggere qui sotto per un trucco).




Per ottenere una cucitura precisa io ho preferito partire dal lato dritto e lasciare per ultimo quello curvo (così facendo ho dovuto dividere in due la cucitura del bordino, facendola di fatto doppia, e ne ho approfittato per ripassare due volte su tutta la parte alta non curva). Ora ritagliate la stoffa di lino all'interno di quest'area curva.



Con l'aiuto del ferro ribaltate l'orlino sul retro e stirate.


Ora fermatelo a sottopunto e preparate un altro sbiechino, cucendolo nello stesso modo anche lungo il bordo superiore del rettangolo più grande, giusto sopra la tasca.



Ora appoggiate dritto contro dritto i vostri due rettangoli di lino, in modo che gli orlini rossi combacino. Fremate con gli spilli giusto sotto l'orlino e cucite il lato destro e sinistro (tralasciando la bocca) giusto al di sotto dell'orlino, abbastanza vicino per non creare un brutto effetto sulla bocca, ma facendo attenzione a non cucire l'orlino, o sul dritto sbucherà dalla cucitura delle due parti in lino grezzo.


Cucite lungo gli spilli e stirate prima sul rovescio e poi sul dritto aprendo le due parti.




Ora appoggiate l'ometto sulla parte superiore (sul rovescio) e centratela (altrimenti l'ometto appeso penderà in maniera antiestetica). Col gesso seguite i contorni dell'ometto.

Dove l'ometto curva per raggiungere l'uncino in metallo, col gesso tirate dritto. (La striscia rossa che vedete non è attaccata, stavo solo verificando che fosse larga più dell'apertura per il passaggio successivo).





Ora preparate altri due sbiechini rossi di circa 7 cm e attaccateli come già fatto sul dritto, svoltandoli e fermandoli a sottopunto, uno sul davanti e uno sul dietro del portacalze, proprio in corrispondenza del punto in cui col gesso avete "tirato dritto", cioè dove sbucherà l'uncino.






Stirate.


Ora mettete il davanti e il retro del sacchetto dritto contro dritto (il retro sarà più lungo, ovvio, visto che sul davanti abbiamo tagliato e cucito: rifilate la parte in eccesso) fermando con gli spilli.

Cucite lungo il segno in gesso, ma standone un po' alla larga (un centimetro circa) per dare "vestibilità"; in particolare sui lati della parte più bassa del portasacchetti sfruttate al massimo la larghezza.
Sul fondo arrotondate gli angoli.


Ora rifilate tutto attorno, incidendo la stoffa lungo le curve concave.





Voltate dalla bocca, stirate, infilate l'ometto dalla bocca, appendete e... voilà! Il portasacchetto è finito!
















Non è carinissimo?