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giovedì 1 novembre 2012

Festa di Halloween - prima






Ieri sera, festa di Halloween con amici, invitati a portare cose a tema (cibi o ornamenti). Ne abbiamo fatte di tutti i colori! Qui vedete alcune delle idee o creazioni: ho impiccato tutti i miei pupazzi Tilda; i topi appesi per la coda in particolare sono un tocco di classe; poi la torta salata della mia cognatina (gran donna! Creativissima): pasta sfoglia, provola, prosciutto, pomodori e olive nere tagliate a ragnetti (di grandissimo effetto!); poi una mia idea, realizzata dalla mia amcia illustratrice, le bare segna bicchiere, che ogni ospite si è portato a casa come libro benaugurante (per farli: cartoncino nero, Uniposca bianco, bucatore per cinture o per fogli da quasernone, neastrino), poi un'idea della mia amica illustratrice: i segnaposti a pipistrello (stessi materiali); per finire le scopine e i fantasmini. Sono veloscissimi da realizzare e possono essere usati o solo come centro tavola, o come lunghi spiedini per infilzare focacce o cibi vari... Idea di Heather Bailey; ecco il tutorial per realizzarle: http://heatherbailey.typepad.com/heather_bailey/2009/07/butterbeer_recipe.html

sabato 4 agosto 2012

Un arco di rose nella lavanderia shabby




E' tornata da noi l'amica che ci ha fatto la porta (mia madre le ha commissionato un'altra opera che vi mostrerò) e vederla con i pennelli mi ha attaccato la decoratite acuta. Così ho tirato fuori i miei tre coloretti shabby ed ho disegnato un arco in lavanderia, sopra il lavandino. Sì, perchè non abbiamo mai piastrellato la zona e pian piano si stava sporcando. Conto di passarla con lo spray impermeabile oggi... Poi la mia amica mi ha fatto uno stencil disegnando una rosa sulla carta da acquerello ed io ho fatto quattro roselline bianche... Quello che mi paice molto è che l'azzurro richiama quello dell'asciugamano e la rosa quella dell'appendino! Manca solo una rosa Tilda ricamata sul cuore e siamo a posto! Prima o poi provvederò...

giovedì 26 luglio 2012

Luandry fairy





Ecco finalmente svelato che cosa abbiamo fatto della porta! Ho commissionato alla mia amica illustratrice un'immagine proveniente da un'illustrazione dell'infanzia a cui sono legatissima, ma l'abbiamo modificata cambiando completamente la palette dei colori, tutto il viso e alcuni altri particolari. Le ho chiesto di scegliere colori tenui, che potessero andare d'accordo con una lavanderia shabby (ogni volta che sceglieva un colore troppo caldo, rossetto a parte, le chiedevo di addolcirlo) e ora ne sono letteralmente innamorata! Mi spiace non potere fare una foto come si deve, ma non c'è abbastanza spazio per arretrare e prendere frontalmete la figura intera. La porta è scorrevole, così se la si lascia aperta a metà sembra che la fatina faccia capolino e strizzi l'occhio...
Non vedo l'ora che mio marito attacchi i profili! Non ci sono mai stati, su questa porta, ma li abbiamo comprati grezzi due mesi fa ed io li ho sbiancati. Che bello sarà vedere la porta finalmente finita!
Bene, se volete vedere le altre opere della mia amica vi rimando al suo sito. Le fa su commissione, quindi qualsiasi immagine o supporto vogliate preparare è possibile!http://www.nevac.it/

P.S. Altre novità presto su queste reti... :)

venerdì 8 luglio 2011

L'albero della vita

















C'è un pezzo del muro che si sporca sempre, vuoi perchè la lavastoviglie è troppo vicina, vuoi perchè la mica nel scendere dalla finestra ci appoggia le zampine. Io e mio marito allora abbiamo comprato uno spray che proteggerà la zona con un film trasparente che renderà lavabile la superficie, ma prima ho voluto fare un murales... e ho scelto l'albero della vita di Klimt, sia pur semplificato. Quando è venuta a trovarmi la mia amica illustratrice le ho chiesto se mi aiutava e lei ha dipinto per tutto il giorno! Adoro il risultato! Eccovi alcune foto del processo...

Se non abitate a troppe centinaia di chilometri da Milano e ne volete uno anche voi, klimtiano o no, la mia amica lo fa di lavoro. In fondo al mio blog sulla sinistra trovate il link, cliccate sulla paperella!

venerdì 14 gennaio 2011

Pattina con ochetta











Tempo fa avevo ricamato il disegno che la mia amica mi aveva fatto ad acquarello. Finalmente l'ho ripreso, trasformandolo in presina. Vi piace? L'ho già regalato!

mercoledì 24 novembre 2010

martedì 23 novembre 2010

La casa di un'illustratrice - terza


Nella casa della mia amica illustratrice ogni angolo è dipinto, compresa la cucina. Questa è la cornice di un vecchio e ampio camino...

lunedì 22 novembre 2010

E' nato il blog di un'illustratrice!

Finalmente è nato il blog della mia amica illustratrice!!! Ieri mi ha regalato questo schizzo di una bimba seduta sul canestro dell'Ikea fatto per i mici, attorniata da libri e gatti che giocano (che tenero quello che fa Tarzan!). Era una sorpresa per me!!! Mi rappresenta! :-) E diventerà un acquerello!
Ecco il blog della mia amica: http://nevaillustratrice.blogspot.com/
Siete di Milano e cercate qualcuno che vi faccia un affresco o vi dia lezioni di acquerello, illustrazione o quant'altro? Ecco chi può!

sabato 20 novembre 2010

La zucca gallinacea










In cucina la mia amica illustratrice ha una zucca brasiliana. Quando è stata in Brasile infatti ha aiutato un artista che le faceva a mano a dipingerle. Si può aprire e dentro ci si possono tenere le bustine di zucchero. Che bellaaa! Ne voglio una anch'ioooo! In realtà anche io ho una zuccheriera divertentissima. Oggi la fotografo e poi ve la posto!

giovedì 18 novembre 2010

La casa di un'illustratrice - terza


Tra gli animali del suo ultimo libro, la mia amica ne ha disegnato uno che le è rimasto nel cuore... sarà per questo che lo ha dipinto accanto al comodino sopra la presa?
- Una bussola -
Tutte le cose sono parole della lingua
in cui Qualcuno o Qualcosa, notte e giorno
scrive quell’infinito guazzabuglio
che è la storia del mondo. Nel suo vortice
passano Cartagine e Roma, io tu lui
la mia vita che non capisco, quest’agonia
di essere enigma, caso. Criptografia
e tutta la discordia di Babele.
Dietro al nome c’è quel che non si nomina;
oggi ho sentito gravitare la sua ombra
su questo ago azzurro, lucido e lieve,
che verso il confine di un mare tende il suo zelo,
con qualcosa di un orologio visto in sogno
e qualcosa di un uccello addormentato che si muove.
-J.L. Borges-

domenica 14 novembre 2010

Lezione di acquerello - seconda
























































Ieri finalmente sono andata dalla mia amica illustratrice per la lezione mensile di acquerello che abbiamo progettato fin da quest'estate. Che bello è stato! Per prima cosa le ho mostrato i miei tags e gli altri acquerelli che ho fatto da questa estate e ha detto che ho fatto incredibili progressi, che la tecnica del colore è buona e che la mia pignoleria si sposa bene con l'acquerello. Ha controllato lo stato dei pennelli e delle tavolozze e ha detto che li tengo bene. "Così durano di più". Mi ha suggerito di mettere i colori caldi in un astuccio e quelli freddi nell'altro. La carta scelta è perfetta, dice, spessa e tamburellata. Mi ha raccontato che esistono carte ancora più spesse e molto, molto grandi.
Poi ha guardato i tag e mi ha segnalato un errore: il verde entrava nel giallo là dove era previsto che i colori non si mischiassero. "Quando si sbaglia è difficile correggere: l'acquerello non perdona", mi ha spiegato, "Se si sbava tra colori simili si può cercare di grattare via l'errore con il pennello imbevuto di sola acqua, continuando a pulirlo nello straccio, e si finisce comunque per grattare la carta -del resto in certi casi è un effetto voluto-, ma, se il colore che sbava è uno freddo come il verde o l'azzurro su uno chiaro come il giallo, è un disastro".
Poi mi ha spiegato un trucco: usare in primo piano i colori più densi, magari caldi contro lo sfondo di freddi, ma non necessariamente; basta che siano più densi al contrario di uno sfondo più tenue e pastello. Questo fa emergere il disegno, e me ne ha dato subito la dimostrazione. Ha passato allo scanner il disegno My heart (ve lo ricordate?), dove il colore del cappotto era troppo simile a quello dello sfondo, e l'ha scurito con il computer. Non fate caso se pare artificiale,
è pur sempre il computer che imita la realtà (e comunque non ha usato tutti gli accorgimenti che permettono di migliorare il disegno con la tecnologia ma in modo naturale), l'essenziale è notare come, così, la figura emerga con prepotenza dallo sfondo. "E' così potente, questo sistema, che a volte non è nemmeno necessario ombreggiare le superfici e i volti per dare tridimensionalità", ha spiegato. Mi ha fatto vedere dei libri meravigliosi * commentando le tecniche, dagli acquarellisti che usano solo il colore a quelli che usano molto disegno; "Più è narrativo il disegno e meno si carica di funzioni il colore, semplificando le operazioni", ha detto. Milo Manara per esempio è maestro della linea chiara, dove cioè ci sono molti contorni raccontati dalla linea (persino le singole ciocche dei capelli) e il colore diventa solo un riempitivo. Mi ha detto che quando ha visto gli originali di Manara ha capito tante cose, perchè l'artista lavorava su fogli enormi e poi rimpiccioliva, così da un lato poteva lavorare sui dettagli e dall'altro gli errori non sarebbero più stati visibili. Mi ha mostrato cieli in tempesta, commentandone la tecnica, e immagini in cui la campitura si sviluppava orizzontalmente per l'acqua, verticalmente per il cielo. Mi ha sgridato per tutto il bianco che ho usato, visto che quel colore nemmeno dovrebbe esserci nella tavolozza dell'acquarellista. "Si schiarisce con l'acqua!", ha detto. Le ho raccontato della difficoltà di trovare il color pelle e lei mi ha detto che c'è una formula: ocra più magenta; se c'è più ocra è più caldo, se c'è più magenta è più freddo, per esempio per un albino va bene più magenta. Si può usare anche il rosa-fuxia, dice, ma l'effetto sarà molto irreale, mentre con la forumla l'effetto sarà più realistico. Dice di mantenersi su una quantità pari dei due colori come pelle base per poi potere scurire per gli scuri di pelle e schiarire per i chiari ed io l'ho guardata come si guarda un extraterrestre: come si fa a quantificare il colore? "Tre pennellate sulla pastiglia, tre rugate a testa, insomma", ha detto lei sorridendo.
Poi siamo passate al disegno: mi ha fatto iniziare una grossa tavola. Soggetto: me. Hi hi! Sì, mi riconosco molto in questa mora con un libro in mano e i gatti che la assaltano, persino i capelli sono come li ho portati per anni, e quel riccio è più o meno il mio. Comunque sia, l'ha disegnato lei reinterpretandolo e cercando la linea giusta fra le mille dello schizzo, poi ha copiato al vetro perchè la linea risultasse il più pulita possibile: l'acquerello deve riempire gli spazi, non si deve mettere in difficoltà il pennello, perchè è già sufficientemente complessa, come tecnica. Poi abbiamo usato il caffè per lo sfondo (sono rimasti micorgranelli scuri che mi piacciono molto) e ha commentato mentre io coloravo. Stendere una campitura è complesso perchè il colore asciuga in fretta lasciando macchie, così bisogna correre, ma mantenendo la precisione dei dettagli (le dita) e rispettando il bordo di contenimento. "Sempre procedere con un solo fronte -ha detto-, perchè già è difficile mantenere omogena la velatura con un solo fronte di avanzamento del colore; se si iniza dal centro del foglio e si procede un po' sulla destra e un po' sulla sinistra, è la fine". Sempre tenere una fonte di luce, ha detto inoltre, mostrandomi come ombreggiare il viso. E' complesso e dice di aiutarsi con foto di oggetti o persone nella stessa posizione e luce, all'inizio, perchè si tratta anche di conoscenze di anatomia e perchè la luce, come il colore, fa scherzi strani e va trovata sul foglio lavorandoci. Osservate la foto: ogni singola ombra del viso è meditata, tenendo presente il lampadari (fonte di luce) e le parti del viso che sono più lontane dalla fonte (il lato destro del viso perchè "gira") o che sono in ombra a causa di altre parti (il naso crea ombra) o perchè concave (sotto l'occhio). "La guacia crea un triangolo", ha aggiunto. Complesso, eh?
Per oggi abbiamo finito, miei cari... spero di essermi appuntata tutto quello che mi ha spiegato!

* Esempio di libro meraviglioso: acquerelli di fate catturate schiacciandole nelle pagine del libro:
http://hellllloworld.blogspot.com/2010/05/lady-cottingtons-pressed-fairy-book.html

venerdì 1 ottobre 2010

Quando un'illustratrice era bambina


Sono cresciuta insieme ad un'illustratrice. Allora non lo sapeva, che sarebbe diventata illustratrice, ma certo già lo sognava. Quando avevamo undici anni abbiamo creato un giornalino in inglese, tutto a fumetti, ed è un bellissmo ricordo. Più tardi, quando avevamo circa sedici anni, lei ha riempito il mio diario di teneri animaletti... scommetto che non se lo ricorda neanche più! Ecco il polipetto di allora... e se volete conoscere le sue illustrazioni attuali, cliccate sulla paperella in fondo al blog in basso! :-)

venerdì 6 agosto 2010

Acquerelli. I miei acquisti











Finalmente li ho presi!!! 33 euro in tutto, per chi volesse cimentarsi: 8-9 euro i fogli, circa 18 gli acquerelli della Winsor&Newton, il resto di pennelli. Notare: tra i colori c'è il bianco, il coperchio è utilizzabile per le mescole e al centro c'è un pennellino richiudibile. Come dice la mia amica, è perfetto da viaggio, e sta in una borsina a tracolla. Questo aspetto mi intriga moltissimo perchè, vedete, ho la fissa dei diari di viaggio illustrati ad acquarello, da quando all'università ne trovai uno in libreria, forse di Andrè Gide, che malauguratamente non acquistai. Che meraviglia! Ecco, vi posto un paio di immagini di diario di viaggio... tutto tratto dal sito http://www.riadsaharanour-marrakech.com/historique2008-2009/05-programme-stage-maya.htm
L'autrice organizza settimane di soggiorno a Marrakech con corso di acquerello destinato a diari di viaggio... wow! Magari l'anno prossimo ci vado... e se convincessi la mia amica a organizzare qualcosa del genere a Milano?